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  • Piero Grimaldi e Francesco Podda

F1, dall'incidente di Zhou ai dubbi in casa Ferrari: cosa ha detto Silverstone


La gara di Silverstone di domenica 3 luglio è stata una delle gare più spettacolari degli ultimi anni, tra l’incidente spaventoso al primo giro, che ha coinvolto diversi piloti ma soprattutto il pilota cinese dell'Alfa Romeo Sauber Zhou Guanyu, e il finale che ha visto la prima vittoria di Carlos Sainz.


L'incidente

L'incidente iniziale ha permesso a tutti di vedere il grandissimo lavoro da parte di FIA e di Formula1 in merito alla sicurezza, sia dei piloti, considerando la dinamica dell’incidente, che di tutti coloro che lavorano in pista e non solo (fotografi, pubblico e commissari gara).


Alcune delle innovazioni che hanno permesso di evitare la tragedia sono la cellula protettiva, che ha preservato il pilota cinese, e l'ormai noto Halo, un anello in titanio e materiale composito ancorato alla monoposto, che ha permesso di non far impattare il pilota contro l’asfalto prima e il muro di gomme poi. Considerando allo stesso tempo l’altro lato della medaglia, ovvero la rottura del roll bar della monoposto, la struttura tubolare che dovrebbe proteggere dagli urti verticali il pilota.


La corsa

La gara, dopo una lunga esposizione della bandiera rossa che ha permesso di estrarre Zhou e di rimettere in sicurezza la pista, è iniziata nuovamente con una partenza eccezionale di Carlos Sainz Jr, che con la sua Ferrari ha subito lasciato dietro le RedBull.


La corsa dopo il nuovo via è stata caratterizzata da numerosi sorpassi, ma anche da problemi telaistici, causati da una rottura al fondo della monoposto di Max Verstappen, finito poi settimo, e da una battaglia fino all’ultima staccata per molti giri tra Sainz e Leclerc. Un'accesa lotta che ha permesso a Hamilton di recuperare alcune posizioni nei confronti dei due ferraristi.


La fine della gara invece è stata caratterizzata, dopo una Safety Car provocata da Esteban Ocon del team Alpine, dal sorpasso di Sainz e crollo di prestazione da parte della monoposto di Leclerc, che aveva anche toccato i tre secondi di vantaggio sul compagno di scuderia. Il pilota spagnolo non ha più lasciato la testa del GP, arrivando a tagliare per la prima volta in carriera la bandiera a scacchi per primo, mentre Leclerc dopo una battaglia con Hamilton, si è dovuto accontentare del 4°posto. A completare il podio è stato Sergio Perez con la sua Red Bull. Degni di nota sono stati anche i primi punti iridati di Mick Schumacher, figlio del 7 volte campione Michael Schumacher.


La gestione della gara da parte del team Ferrari ha fatto però nascere polemiche post gara e non solo. I problemi di Vestappen sarebbero potuti essere un'occasione per Leclerc, secondo dietro all'olandese nella classifica piloti e arrivato alla fine settimo dopo quanto accaduto durante la corsa. Per questo, la domanda che i tifosi e gli appassionati di Formula1 si stanno facendo è: quali sono gli obiettivi per la Ferrari in questa stagione? Vincere solo alcune tappe o vincere il Mondiale, che manca a Maranello dal 2007? (Piero Grimaldi)


L'opinione

Se si guarda dal punto di vista di Leclerc o di una potenziale doppietta, il GP di Gran Bretagna 2022 è stato un suicidio strategico Ferrari. Come spiegare la mossa degli uomini di Maranello? Come dichiarato da Binotto, fermare entrambi i piloti era impossibile visto il risicato margine tra di loro. Ripartire con entrambi i piloti in gomma rossa ma con un Lewis a parità di mescola affamato di vittoria in seconda posizione (scenario possibile con doppia sosta Ferrari durante SC) poteva essere forse più un rischio che non un beneficio. Il muretto sapeva che per vincere la gara sarebbe stato fondamentale preservare l’1-2 in ripartenza, e anche se sarebbe stato meglio in ottica mondiale fermare Leclerc e non Sainz, alla fine va bene così. Perché? Perché un Sainz che colleziona una vittoria è un Sainz che si è tolto un peso enorme che si porta dall’inizio della carriera, e in questo modo sarà forse più motivato a lavorare per la squadra.


Paradossalmente potrebbe infatti esser stato più strategico in ottica mondiale far vincere lo spagnolo in Gran Bretagna rispetto al monegasco.

Un Sainz così affamato in questo GP ‘correva il rischio’ di vincere, Leclerc correva il rischio di perdere perché un Hamilton alle spalle su gomma rossa in ripartenza (a casa sua) poteva essere un cliente molto scomodo. Per quanto il ritmo di Leclerc fosse indiavolato durante la gara, in ripartenza, senza un compagno di squadra alle spalle, sarebbe bastato un minimo errore per perdere la vittoria. E se è vero che con due mescole di differenza e una gomma usurata Leclerc è stato capace di passare Hamilton all’esterno alla curva Copse, è vero anche che in quella fase di gara Hamilton ormai lottava per il podio e non più per il primo posto, come è stato fino alla fase centrale del GP.


Leclerc non ha recuperato 20 punti su Verstappen, ne ha recuperati 8, ma si troverà in casa un Sainz che si è finalmente tolto la prima grande soddisfazione di una vittoria in F1, cosa che aveva sfiorato in passato anche con altri team ma mai toccato con mano.

Per concludere, niente di strano che la Ferrari venga fuori da adesso in poi, quando le altre auto inizieranno a faticare per il budget cap. Nella F1 odierna è importante fare una buona prima parte di stagione, ma è altrettanto importante (se non più importante) fare una buona seconda parte di annata. Appiattiti i divari tecnici e sedimentata la gran polvere del cambio regolamentare, il clou del campionato potrebbe iniziare proprio adesso: 50/60 punti potrebbero essere non così difficili da recuperare, esattamente come Verstappen in due gare ne ha recuperato altrettanti su Leclerc.

In questa gara non si è puntato sul primo pilota, vero. Il concorrere delle strategie ha finito per favorire il secondo: ma non vuol dire che questo sia per forza un errore. Alla lunga, questa mossa potrebbe dare frutti grossi ed inaspettati.

(Francesco Podda)

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