top of page
  • Immagine del redattoreFrancesco Podda

I vaccini contro il Covid-19 stanno funzionando?


Sono passati quasi due anni dal marzo 2020, mese dell’avvio del primo lockdown da Covid-19 in Italia, e la situazione, se pur con sprazzi momentanei di miglioramento, sembra non essere mai cambiata: lo spettro del virus è sempre dietro l’angolo, con dati che tornano ad essere poco rassicuranti anche sul lato dei contagi. Se aggiungiamo anche le poche conoscenze sulla variante Omicron, la situazione non può che destare ancora maggiore preoccupazione.


Le domande a tal proposito potrebbero essere tante, così come le ipotesi di risposta. Il Green Pass serve? La mascherina protegge? Il vaccino ha una funzione nel prevenire il contagio e lo sviluppo della malattia? Stando alle notizie che leggiamo e sentiamo ogni giorno, le risposte a queste domande potrebbero essere tante e probabilmente anche molto in contrasto tra loro, a seconda del parere che ognuno di noi ha sulla tematica. Non sta sicuramente a questo articolo dare una risposta, ma possiamo analizzare i dati – quei pochi, pochissimi dati – che la popolazione ha a disposizione.



In questo grafico (fonte: Our World in Data) possiamo visionare il numero di tamponi effettuati che è cresciuto esponenzialmente dall’inizio dell’epidemia in Italia. I tamponi effettuati hanno superato nello scorso mese di novembre la soglia dei 400mila giornalieri, un dato cresciuto a dicembre con numeri vicini ai 600mila tamponi giornalieri: una quota molto maggiore rispetto al passato.


In questo tracciato (fonte: JHU CSSE Covid-19 Data) possiamo invece osservare le curve di contagio, o per meglio dire le cosiddette ‘ondate’. Il grafico mostra la prima ondata (primavera 2020), la seconda ondata (autunno 2020), la terza ondata (inverno/primavera 2021), una lieve ondata estiva e l’attuale nuova ondata, il cui ultimo aggiornamento sul grafico, datato 16 dicembre, attesta poco più di 26mila nuovi casi giornalieri a fronte di più di 500mila tamponi giornalieri effettuati.

Durante la seconda ondata (autunno 2020) i casi arrivarono a 40mila giornalieri a fronte di un massimo di poco più di 200mila tamponi giornalieri effettuati.


In questo grafico (fonte: Our World in Data) possiamo osservare l'andamento dei ricoveri. Anche qui notiamo che il numero di ricoveri ospedalieri è esattamente proporzionale alle ‘ondate’ di diffusione del contagio, ma con una differenza: nonostante la curva dei contagi stia nuovamente risalendo in maniera esponenziale, i ricoveri si mantengono comunque sotto una soglia decisamente più bassa (meno di 10mila pazienti ricoverati) rispetto alle ondate precedenti nelle quali abbiamo avuto picchi superiori ai 30mila pazienti ricoverati. Si può dunque dire, statistiche alla mano, che nonostante l’incremento dei casi, abbiamo circa ¼ dei ricoverati rispetto ad un anno fa.


Le statistiche sono rilevanti anche nel caso dei decessi (fonte: JHU CSSE Covid-19 Data). La curva è sempre direttamente proporzionale alle varie ondate di diffusione del virus, ma con la stessa differenza presente nel grafico dei ricoveri: i decessi giornalieri da Covid-19 si attestano infatti a 123 nell’ultimo rilevamento, mentre nelle precedenti ondate avevano sempre sforato i 400 giornalieri (fino ad arrivare ad 800 al giorno nelle prime due ondate).





Nell'ultimo grafico in analisi (fonte: Our World in Data) possiamo infine osservare l’andamento delle vaccinazioni, le quali hanno ormai raggiunto (in prima dose) l’80% della popolazione, con un grosso incremento (visibile in verde scuro) delle terze dosi a partire dal mese di novembre 2021.






Non sappiamo, purtroppo, come evolverà la pandemia nei prossimi mesi, anche in considerazione del fatto che non conosciamo la nuova variante Omicron. Questi dati però ci forniscono una grossa evidenza: nell’attuale ondata da Covid-19, nonostante l’aumento esponenziale dei casi, non stanno aumentando in maniera altrettanto rilevanti i ricoveri ed i decessi. Aumentano, certamente, ma la curva risulta essere visibilmente diversa rispetto a quelle relative alle ondate precedenti.


Questi grafici ci restituiscono – nella completa incertezza della situazione – una grande certezza: la possibilità di avere un’immunità data dal vaccino ci sta permettendo di contenere il numero di decessi e di ricoveri in maniera più che buona. Ognuno nel suo piccolo può trarre le proprie conclusioni, ma l’evidenza chiara ed indiscutibile ci sta dicendo che, pur nell’aumento dei casi, abbiamo ¼ dei ricoveri ed ¼ dei decessi rispetto ad un anno fa. E se non sappiamo se sarà così anche in futuro, sappiamo sicuramente che se oggi abbiamo meno decessi da Covid lo dobbiamo anche e soprattutto alla scienza.

bottom of page