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  • Immagine del redattoreAlessandro Manno

Il ruolo segreto del Presidente


Siamo arrivati anche questa volta all’ultimo dell’anno, cosa da molti messa in dubbio visto l’andamento generale che aveva preso questo 2020; ma nonostante tutto si è arrivati al 31 Dicembre alle ore 20.30, momento nel quale il Presidente della Repubblica Italiana tiene il discorso alla nazione a reti unificate.

Il grande fascino che questo evento porta con sé sta nella sua eccezionalità, nel fatto che poche volte durante l’anno il Presidente della Repubblica si rivolga direttamente ai propri concittadini. A ciò si aggiunge anche l’importanza che ha il sentirsi Nazione almeno una volta all’anno, inteso come una comunità con obbiettivi e percorsi comuni.

La natura stessa del Presidente, figura che viene posta al di sopra degli schieramenti politici, è accompagnata da un’aura di solennità, che deve incarnare in tutto e per tutto gli ideali della Costituzione e della nostra Repubblica.

Spesso il ruolo di inquilino del Quirinale è stato messo in discussione dalle forze politiche, perché non considerato al di sopra di quelle parti, di cui dovrebbe essere arbitro e giudice alla luce della nostra carta costituzionale. Tuttavia, il ruolo di Presidente della Repubblica non è di semplice rappresentanza e facciata, ma soprattutto di grande rilevanza istituzionale: egli rappresenta la Repubblica, a prescindere dal Governo che la amministra. Anche per questa motivazione il mandato del Presidente è di 7 anni, 2 in più rispetto alla durata della legislatura, a conferma del suo ruolo super partes.


“Tempi tranquilli richiedono Presidenti deboli; tempi duri richiedono Presidenti forti”


Il Presidente della Repubblica può essere paragonato per certi versi ad un regista: una persona che ha il libro con tutte le indicazioni per la buona riuscita del film e che indica la via per arrivare al risultato migliore. Se gli attori sono Scarlett Johansson e Leonardo DiCaprio, il regista non deve far altro che curare la parte tecnica, controllare che tutto vada per il meglio e dare consigli per rendere il film un capolavoro. Se gli attori sono Corinna Negri e Stanis La Rochelle, il regista o impazzisce o deve prendere in mano completamente la situazione per far sì che il film venga portato a termine in maniera più o meno dignitosa.

Va da sé che nel caso in cui gli attori della scena politica italiana possiedano una forte maggioranza parlamentare, programmi e idee chiare, conoscano la macchina amministrativa e riescano a legiferare nei modi consentiti dalla Costituzione, il Presidente può benissimo stare un passo indietro rispetto alla scena politica. Quando però tutti questi presupposti non ci sono, allora il Presidente deve adoperarsi per far sì che venga fatto il bene dello Stato e della Repubblica. Ed ecco la necessità di parlare più spesso ai cittadini, di tenere la barra della nave Italia dritta durante la tempesta e mettere costantementeall’ordine del giorno le necessità più impellenti per il Paese.


“Fondamentale è fare sempre il bene del Paese e salvaguardare la Repubblica”


Molto spesso ci dimentichiamo del ruolo segreto del Presidente della Repubblica. Un ruolo che va oltre le istituzioni e la politica, e che diventa di vera e propria guida del Paese, quasi di padre di famiglia. Il discorso di fine anno ha la potenza di radunare gli italiani di fronte agli schermi, di far ricordare anche se solo per pochi minuti che siamo italiani sempre, non soltanto ogni quattro anni durante i Mondiali. Quel breve momento quando tutto sta finendo e tutto si appresta ad iniziare, riunifica per breve tempo il Paese per ricordargli dove stiamo andando e dove dobbiamo andare.


Nonostante la brevità del messaggio, quanto detto dal Presidente Mattarella è stato di una potenza enorme. Nella situazione più difficile per il nostro Paese dal secondo dopoguerra, Mattarella parla di speranza, di orgoglio, di senso di comunità, dell’importanza della scienza e dell’Europa per lo sviluppo dell’Italia. Lo fa con una calma disarmante in una location che non è più lo studio presidenziale ma l’atrio del colonnato del Quirinale, a dare ancora più solennità alle sue parole, come se fosse davanti a una folla immensa.

Conclude riassumendo in poche righe un messaggio di speranza e forza di una potenza inaudita:


"Care concittadine e cari concittadini, quello che inizia sarà il mio ultimo anno come Presidente della Repubblica. Coinciderà con il primo anno da dedicare alla ripresa della vita economica e sociale del nostro Paese. La ripartenza sarà al centro di quest’ultimo tratto del mio mandato. Sarà un anno di lavoro intenso. Abbiamo le risorse per farcela. Auguri di buon anno a tutti voi!"


Abbiamo le risorse per farcela. E ce la faremo.

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