- Nicolò Bellucci
La nuova F1: ricca fuori, asettica dentro

Nel nuovo circuito cittadino di Miami è scesa in pista la massima categoria automobilistica. Lo spettacolo che abbiamo visto però, non ha retto il confronto con ciò che è avvenuto al di fuori della gara, tra feste, intrattenimento per i protagonisti, V.I.P. ma soprattutto polemiche, con i due tra i piloti più “anziani” che hanno preso una posizione netta sulle imposizioni date dalla FIA sull’utilizzo di gioielli e intimo firmato dentro la monoposto.
Ready to party?
Dal giovedì si è capito subito quale sarebbe stato l’andazzo del weekend, con una presentazione in grande stile su un palco dei piloti e i loro Team Principal, questi ultimi evidentemente imbarazzati dalla situazione irreale che li ha visti osannati, in alcuni casi, anche più dei piloti stessi, come capitato a Günther Steiner (Team Principal Haas).

Una Formula 1 a Stelle e Strisce nella quale si è cercato sin da subito di spingere sulla comunicazione, soprattutto attraverso i social e serie su note piattaforme di streaming, con i piloti immersi in un clima da Super Bowl con attività volte all’integrazione con altri sport. L’esempio più americano di tutti è stato quello del team Haas, con Mick Schumacher e Pietro Fittipaldi intenti a scambiarsi passaggi con un pallone da football insieme ad alcuni giocatori della squadra locale dei Miami Dolphins. Non sono stati da meno però anche Lewis Hamilton, impegnato sui campi da golf con noti giocatori, e i piloti di casa Red Bull e Alpha Tauri che si sono cimentati in gare tra le paludi della Florida con veicoli molto “particolari”.
Una Monaco 2.0
Il pubblico si è dimostrato caloroso quanto la città che ha ospitato il GP: piscine, ombrelloni e una posticcia spiaggia con tanto di yacht ormeggiati nel cemento accuratamente dipinto a mo’ d’ acqua hanno fatto da contorno al circuito.
Tutte le sessioni sono state rigorosamente accompagnate da musica e feste, champagne e caviale, per dissetare e sfamare i fortunati acquirenti dei biglietti più onerosi disponibili per il weekend (oltre 30.000 dollari) che offrivano una bellissima vista sopra il tracciato, costruito in meno di un anno nei pressi dello stadio dei Dolphins. Spettatori però apparsi non così interessati alle monoposto che sfrecciavano a oltre a 330 chilometri orari sotto i loro occhi.

I V.I.P. non sono mancati. Tantissimi i personaggi influenti presenti nel paddock: l’ex First Lady Michelle Obama, David Beckham, le sorelle Williams, Michael Jordan, cantanti e vari personaggi resi famosi grazie al web hanno preso parte allo “spettacolo” aumentando ancor di più l’interesse del loro pubblico più fedele nei confronti di una Formula 1 in piena rinascita e che ha visto in questo esperimento americano un ottimo punto di partenza per i Gran Premi a venire.
Tra presente e passato
Tirando le somme questo weekend è stato uno dei più sfarzosi e proficui di sempre per il circus, che ha smosso oltre 300.000 persone nei pressi del tracciato. Ma la sostanza non ha superato l’apparenza. La gara infatti è stata asettica - con Verstappen che dopo il sorpasso su Leclerc nei primi giri ha mantenuto la testa fino alla bandiera scacchi - se non per un botto intorno al 40esimo dei 58 giri previsti, che avrebbe potuto rimescolare le carte in tavola, ma che di fatto non ha cambiato nulla nei vertici della classifica.
Ci si chiede quindi se oramai siano le gare un contorno di qualcosa di più grande, che Liberty Media organizza con tanta coscienziosità e furbizia.
Lo scopo ultimo di questo weekend di gara è stato raggiunto, ma lo spettacolo e l’alone di fascino che aleggiava nel paddock prima della partenza delle sessioni, l’ansia e l’emozione della gara piano piano si sono affievolite sempre più e nel giorno in cui si è ricordata la scomparsa di uno dei paladini di questi valori, “L’aviatore” Gilles Villeneuve, non ci si può esimere, da appassionati, dall’essere in un limbo tra felicità per il ritrovato interesse in questo sport e la nostalgia dei tempi andati.