top of page
  • Francesco Ortu

All’ultimo respiro: pareggio in extremis contro il Napoli

Ennesimo finale al fotofinish all’Unipol Domus con i sardi che, in piena “zona-Cagliari”, acciuffano un insperato pareggio contro il Napoli guadagnando un importante punto in ottica salvezza.


L’incontro

Mister Ranieri opta per il 4-4-1-1 dando nuovamente fiducia a Gaetano alle spalle di Lapadula e schierando Luvumbo come quarto di centrocampo. Il match inizia subito in maniera aggressiva senza però troppe emozioni, con i padroni di casa che coprono bene il campo e pressano alti e stretti i partenopei che non si rendono mai pericolosi. Il primo squillo è proprio dei rossoblù, con Luvumbo che imbecca Jankto sul secondo palo e però, incornando male, non prende lo specchio della porta. Dopo pochi minuti, è invece Lapadula a mostrarsi pericoloso, facendosi facilmente annullare da Meret. Al 32’ si svolge l’azione più significativa della prima frazione: calcio di punizione calciato da Gaetano e spiazzata in mischia di Rrahmani che, nel tentativo di anticipare Lapadula, spedisce nella propria porta. Pairetto, tuttavia, rivede l’azione al VAR e annulla la marcatura per fuorigioco del peruviano. Gli isolani ci credono ed insistono, ma gli errori in zona gol sono numerosi: Luvumbo che manda a lato un colpo di testa a porta sguarnita, poi di nuovo Lapadula e Dossena che vengono agevolmente annullati da Meret.


Nella seconda frazione sono gli ospiti a prendere le misure, entrando in campo con un piglio più motivato. La squadra di Calzona si fa prima vedere con Zielinski e poi, grazie ad una concessione del terzino cagliaritano Augello, trovano facilmente il vantaggio con Osimhen. Gli uomini di Giulini tentano quindi di raddrizzare la gara, ma i Campioni d’Italia in carica ripartono e si rendono pericolosi, prima sempre con l’attaccante nigeriano, poi con l’ex Simeone ed infine con Politano. I sardi però non demordono e allo scadere Dossena lancia lungo per Luvumbo che, con la complicità della mancata intercettazione di Juan Jesus, può insaccare alle spalle dell’estremo difensore azzurro. È esplosione di gioia sugli spalti, con un punto d’oro per la lotta salvezza.


Un Cagliari vivo, ma sprecone

Il Cagliari torna a farsi vivo, sia per atteggiamento che per prestazione. Si rivede dunque la squadra delle prime giornate di campionato, capace di offrire la prestazione al netto di alcuni gravi errori nel concludere l’azione. La squadra sembra infatti aver metabolizzato la minaccia di dimissioni di Mister Ranieri, regalando un crescendo che si era già individuato nel secondo tempo del match contro l’Udinese. Segnali di risveglio che di certo fanno ben sperare i tifosi in una zona salvezza che, incredibilmente, coinvolge tutte le squadre dalla dodicesima alla penultima posizione con una distanza di sole quattro lunghezze. Gli isolani rimangono quindi ancora in corsa per la permanenza in serie A, e le prestazioni positive recenti potrebbero sbloccare l’inerzia psicologica che ha attanagliato la squadra nelle ultime uscite. Nonostante ciò i deficit rimangono però evidenti, con l’attacco che fatica tanto, e con una squadra che finisce molto raramente in vantaggio. Un problema che non ha trovato soluzione in sede di mercato ed obbliga dunque i rossoblù a cercare di incrementare la loro cattiveria in zona gol, con le occasioni del match contro il Napoli che rappresentano il perfetto emblema di una particolare sterilità offensiva che vede in Luvumbo e Pavoletti, 4 gol a testa, i principali marcatori. La strada imboccata potrebbe essere dunque quella giusta, con la squadra rinfrancata e compattata rispetto alle risacche e alle ondate delle precedenti settimane, sportive ed extrasportive. I prossimi due match, gli scontri diretti contro Empoli e Salernitana, ci diranno molto, forse addirittura forniranno un ragionevole indizio sul prosieguo del campionato rossoblù e sul suo esito finale.

bottom of page