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  • Francesco Ortu

Assalto fallito: Cagliari sconfitto di misura a Monza


La punizione di Daniel Maldini che ha deciso Monza-Cagliari | Foto Profilo X Lega Serie A


Finisce con una sconfitta, di misura l’assalto della truppa rossoblù allo U-Power Stadium di Monza. 1-0 il risultato finale in una gara caratterizzata soprattutto dalla presenza di oltre 2.400 tifosi isolani sugli spalti. Gli uomini di Ranieri, incerottati e falcidiati dagli infortuni, mancano quindi un prezioso allungo in zona salvezza.


Il match


I sardi schierano nuovamente il 4-4-1-1, sostituendo gli assenti Mina e Gaetano con il polacco Wieteska e Shomurodov. La sfida inizia con i rossoblù particolarmente propositivi, arrivando al fondo con cross molto interessanti, con Nandez prima ed Augello poi, che non portano però a particolari rischi per l’estremo difensore Di Gregorio. La squadra però, nonostante non punga in maniera dolorosa, è compatta anche nella sua metà campo, con gli uomini di Palladino che non trovano spiragli utili per arrivare in porta se non con gli strappi di Dany Mota. Il Cagliari ci prova e ci riprova di nuovo, sempre con Lapadula e poi Dossena. È però il Monza a sbloccare questa impasse e incertezza, con uno splendido calcio di punizione di Daniel Maldini che, da una ventina di metri, carambola sulla traversa e batte uno Scuffet completamente incolpevole. Gli ospiti incassano male la botta, e sono i biancorossi a far uscire tutte le loro qualità andando immediatamente vicini al raddoppio con il solito Mota. Nel secondo tempo Ranieri cambia le carte in campo, facendo entrare qualità e forze fresche con Oristanio e Prati. La squadra gioca più alta, ma è il Monza a fare più male controllando e ripartendo. L’occasione più nitida ce l’ha Deiola che manca di poco il pareggio concludendo da fuori con Di Gregorio apparentemente battuto. Il resto della partita va a folate, e il match esprime le sue ultime battute con il Monza che va due volte vicino al raddoppio. I padroni di casa conquistano altri tre punti che gli regalano una vista europea mentre, i rossoblù, rimangono a +2 dalla zona rossa.


Meno mazza e più fioretto


Il Cagliari, nei primi 45’, ha dimostrato un ordine ed una solidità difensiva encomiabili, nonostante la mancanza del leader difensivo Mina, registrando netti miglioramenti ripensando a qualche mese fa. Se i risultati qui appaiono “delizia”, fa storcere ancora il naso la produzione offensiva dei sardi. Non solo la quantità dei gol, ma anche la produzione di azione offensive che appaiono quanto mai sporadiche, causando poche noie agli estremi difensori avversari, come visto ieri. Gli infortuni hanno certo avuto un impatto, tuttavia è evidente come la mancanza del neoacquisto Gaetano abbia diradato tutti i miglioramenti accorsi nelle ultime 5 giornate. La scelta di Ranieri di schierare una squadra troppo “operaia”, di quantità, ha rimesso in luce le pochezze tecniche dell’11 titolare. Nella seconda frazione si sono infatti ravvisati netti miglioramenti con l’ingresso di Oristanio, con gli isolani che hanno conquistato nuova linfa e ritmo. È risultata dunque discutibile la scelta di privarsi di giocatori capaci di palleggio, non modificando una formazione che si è retta proprio grazie alla presenza di un fantasista come nelle ultime settimane. La salvezza della squadra rossoblù passerà non solo per la garra e il cuore, ma anche attraverso, se non soprattutto, l’abilità palla al piede di giocatori come Gaetano, Luvumbo, Viola e Oristanio, con questi ultimi scivolati a fondo nelle gerarchie. Gli unici capaci di strappare, bucare e pungere in punta di fioretto le difese avversarie.


Il binario per la salvezza passerà ora, complici anche i risultati delle altre, nell’importante crocevia della prossima giornata: la sfida casalinga contro il Verona. Dopo di questa sarà un tour de force quasi insormontabile in vista degli scontri diretti che saranno, in un campionato pressoché spaccato a metà, gli unici decisori della guerra salvezza più avvincente degli ultimi anni.


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