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  • Davide Casula

Cagliari, a Roma è una notte da incubo


Un momento di Roma-Cagliari | Foto X/As Roma


Nell’ormai consueto Monday Night, il Cagliari sprofonda e cade malamente 4-0 in casa della Roma. Una partita in cui i rossoblù non sono stati capaci di fronteggiare la veemenza giallorossa, tornando sull’isola con una pesante sconfitta che potrebbe provocare ulteriori strascichi.


Il Match


Allo Stadio Olimpico, al cospetto di una Roma che sembra aver ritrovato l’entusiasmo con l’arrivo di De Rossi, Mister Ranieri rilancia il 3-5-2 con grosse novità: nel terzetto difensivo trova immediatamente la maglia da titolare il neo acquisto Mina, dopo più di un mese rientra tra gli undici iniziali Obert, mentre l’attacco grava sulle spalle di Lapadula e Petagna.

Pronti via e neanche dopo un minuto i padroni di casa trovano la rete del vantaggio su corner, con Pellegrini abile a sfruttare una carambola fortunosa. Un avvio shock per i sardi che vedono disintegrarsi all’istante l’intero piano partita. Inizialmente la formazione isolana sembra reagire al gancio appena subito ma in realtà è pura illusione, i giallorossi continuano a premere sull’acceleratore e trovano a metà del primo tempo la rete del raddoppio con Dybala, autentico mattatore della serata.

Nella ripresa continua il monologo della Roma che sulle ali dell’entusiasmo continua a mettere in seria difficoltà la retroguardia avversaria e non solo, incapace di reagire e rassegnata passivamente al proprio destino di preda dinanzi alla furia della Lupa. Prima Dybala (su rigore) e poi Huijsen trovano le reti del 4-0 definitivo. A mezz’ora dalla fine il tecnico di Testaccio chiama in causa Luvumbo (al rientro dalla Coppa d’Africa), il nuovo arrivato Gaetano e Viola. I sardi provano timidamente a cercare il gol della bandiera senza però creare alcuna occasione degna di nota mentre la Roma più volte vede si vede annullare la rete della possibile cinquina con il punteggio finale che si assesta sul 4-0.


Vecchie angosce


Senza ombra di dubbio quella dell’Olimpico è la peggior prestazione offerta dagli uomini di Ranieri durante l’ultimo periodo, un banco di prova che ha fatto riemergere i problemi caratteriali e non solo della squadra. Durante i 90 minuti i giocatori sono apparsi totalmente spaesati e soprattutto arrendevoli davanti a uno svantaggio iniziale che in parte ha compromesso il resto della partita.


Un’aggravante ulteriore, risulta la totale incapacità di reazione dinanzi alle geometrie dei padroni di casa, lasciati liberi di creare occasioni su occasioni, in particolar modo durante la prima mezz’ora con un Dybala scatenato.

Pian piano ci si sta addentrando nel momento cruciale della stagione, quella fase in cui ogni singolo punto è puro ossigeno e l’atteggiamento in campo dei rossoblù è alquanto preoccupante, specialmente se lo si paragona ai precedenti impegni in casa delle cosiddette big (Juve, Napoli e Lazio), dove prima di uscire sconfitta la squadra di Ranieri aveva venduto cara la propria pelle.


A differenza dei sardi, alcune dirette concorrenti per la permanenza in Serie A sembrano invece avere una marcia in più sotto l’aspetto dell’attitudine posta in campo, quell’aggressività che in questo periodo sta mancando e su cui Ranieri dovrà lavorare non poco per portare a termine la missione salvezza.


Fardello trasferta


Inoltre, dopo 23 giornate il Cagliari versione fuori casa ha raccolto solamente 3 punti frutto di altrettanti pareggi. Un dato inquietante che denota le gravi difficoltà dei sardi a far punti al di fuori dell’isola. È un problema che alla fine dei conti potrebbe rivelarsi decisivo in ottica salvezza, specialmente dando un’occhiata al calendario che vedrà da qui alla fine del torneo i sardi impiegati negli stadi di Udinese, Empoli, Monza, Inter, Genoa, Milan e Sassuolo.


Tra impegni proibitivi e veri e propri scontri salvezza, sarà necessaria una netta inversione di marcia, con i soli punti salvezza raccolti all’Unipol Domus che non possono essere sufficienti per salvarsi. Sotto l’aspetto caratteriale è obbligatorio quel piccolo ma grande passo in più, che possa permettere ai rossoblù non solo di iniziare a macinare punti in trasferta ma anche a raccogliere frutti contro le big. Occorre dunque andare oltre la retorica del “Queste non sono partite in cui il Cagliari deve fare punti”. Perché in realtà è tutto il contrario: oltre chiaramente agli scontri diretti, sono esattamente i risultati nei big match a poter fare la differenza alla fine dei giochi, e i sardi fin qui in tali incontri hanno raccolto zero mentre tutte le dirette concorrenti in più occasioni hanno fatto risultato.

Prossimo appuntamento vedrà i sardi ospitare la Lazio di Sarri, in una Unipol Domus che di certo non farà mancare la propria spinta, alla ricerca insperata di un’impresa che possa dare una svolta decisiva a questo campionato.


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