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  • Davide Casula

Cagliari, sconfitta amara in casa della Lazio





In quel di Roma, il Cagliari esce sconfitto di misura per 1-0 contro la Lazio in una partita che ha visto i rossoblù, nonostante l’inferiorità numerica, giocarsela alla pari con i padroni di casa. I sardi tornano nell’isola con zero punti in tasca e con tanti rimpianti per le occasioni sprecate.


Il match


Al cospetto della formazione biancoceleste, fresca di qualificazione agli ottavi di Champions League, Ranieri rispolvera il 3-4-1-2 a trazione anteriore: sulla fascia sinistra Azzi ritrova la maglia da titolare mentre il tandem offensivo è formato dal duo Petagna- Lapadula con alle loro spalle Viola, oramai autentica certezza. L’inizio partita vede i sardi faticare dinanzi alle sgroppate degli esterni offensivi laziali, in particolare Isaksen manda in tilt l’intera catena di sinistra. Ed è proprio da questa fascia che nasce il vantaggio dei padroni di casa con Lazzari che complice una grave ingenuità di Hatzidiakos, fornisce un assist al bacio per Pedro che non perdona Scuffet. Dopo lo svantaggio iniziale il Cagliari prende fiducia e costruisce interessanti trame di gioco, attuando anche un pressing aggressivo che crea qualche difficoltà alla Lazio in fase di impostazione. Sulla testa di Lapadula capita l’occasione migliore per gli ospiti ma il bomber peruviano non riesce ad impattare al meglio, indirizzando il pallone fuori dai pali.


A metà della prima frazione cambia la partita: Makoumbou strattona Guendouzi poco fuori l’area di rigore, l’arbitro inizialmente opta per il cartellino giallo ma dopo essere stato richiamato al Var cambia decisione ed espelle il giocatore congolese. Ranieri corre ai ripari chiamando in causa Sulemana e Luvumbo, non rinunciando di fatto alla fase offensiva, ed è proprio in questa chiave che deve esser letto l’ingresso di Oristanio al posto di Viola all’inizio della ripresa. Nel secondo tempo la banda di Sarri sembra voler addormentare la partita, non riuscendo tra l’altro a chiudere l’incontro, gettando alle ortiche delle buone occasioni come quella di Castellanos. I rossoblù riescono a trovare una situazione di equilibrio in fase difensiva, dimostrando grande forza di volontà senza mai smettere di crederci. Negli ultimi minuti di gara, forse per la stanchezza o per la pressione, la Lazio sembra spegnere la luce, apparendo quasi impaurita. La squadra di Ranieri prova ad approfittarne ma Provedel compie un autentico miracolo sul colpo di testa di Pavoletti, negando così il pareggio. L’ultima grande occasione capita sui piedi di Oristanio che, sfruttando un’incertezza di Lazzari, prova a scappar via verso la porta ma complice l’uscita del solito Provedel non riesce a centrare la porta con il pallonetto.


Episodi sfavorevoli


È evidente il fatto che la sfortuna ha giocato una componente importante nell’andamento della partita, come recita il detto “la ruota gira per tutti”, ma in questo caso pare proprio che la Dea bendata non abbia voluto baciare i rossoblù. L’ espulsione di Makoumbou, la parata di Provedel su Pavoletti e l’occasione sciupata da Oristanio sono i più grandi rimpianti del pomeriggio romano, classici frangenti che possono indirizzare l’incontro nel bene o nel male. Senza dubbio i rimpianti sono tanti ma, oltre a questo occorre analizzare un altro fattore chiave del match: l’ingenuità. Il vantaggio biancoceleste nasce da una grave disattenzione di un Hatzidiakos autore di una prestazione al di sotto della sufficienza, in piena apnea nei primi venti minuti di gara.

I sardi pagano sicuramente una buona dose di sfortuna ma in alcuni casi, nelle più piccole dinamiche di gioco occorrerebbe dimostrare forse una maggiore concentrazione, stando di fatto sempre sul pezzo in quanto ogni minimo errore può cambiare il corso delle sfide.


La prestazione


Al di là dei zero punti e delle recriminazioni, il Cagliari ha confermato i passi in avanti fatti fin qui sia a livello di gioco ma soprattutto sotto l’aspetto mentale. Ad inizio stagione in una partita come quella dell’Olimpico i rossoblù avrebbero tirato i remi in barca, arrendendosi totalmente al destino sfavorevole e piegandosi al suo volere. Ora la compagine di Ranieri dimostra una grande tenacia e non appare mai domo, seppur ferito nell’orgoglio è sempre pronto a pungere gli avversari, mettendo in campo quello spirito battagliero tratto distintivo del proprio tecnico. Quest’ultimo a fine partita ha dichiarato:

Sono contento della prestazione dei miei ragazzi sia prima che dopo l'espulsione, a loro chiedo sempre, prima di tutto, di uscire dal campo senza nulla da rimproverarsi, e anche oggi ci siamo riusciti. Alla fine poteva arrivare il pareggio perché avevamo creato le occasioni, peccato, proseguiamo con la voglia di migliorare" . [1]


Sul piano del gioco è innegabile il netto passo in avanti, dovuto in particolar modo all’innalzamento delle prestazioni del duo Prati-Viola. I due centrocampisti stanno divenendo sempre più il fulcro delle trame di gioco, e in occasione del match contro la Lazio hanno dimostrato tutta la loro importanza in fase di impostazione, disegnando linee di gioco ideali per i compagni.


La nota dolente rimane ancora il tabù delle big: il Cagliari rimane infatti l’unica squadra impegnata nella corsa salvezza a non aver ancora ottenuto punti contro i top team della massima serie. Il prossimo incontro vedrà i sardi però ospitare il Sassuolo all’Unipol Domus l’11 dicembre, in un match contro una diretta concorrente per la salvezza: obbligatorio, se non quasi, centrare nuovamente i tre punti per uscire dalla zona rossa.


Fonte foto: Facebook Cagliari Calcio

Fonti


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