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  • Davide Casula

Cagliari, sconfitta dolorosa in casa Juventus


All’Allianz Stadium il Cagliari cade 2-1 contro la Juve in una partita in cui i sardi vendono cara la pelle ed escono dal campo a testa alta, ma anche con tanti rimpianti, per non aver sfruttato al meglio le occasioni presentatesi durante i 90 minuti.


Il Match

Dinanzi alla corazzata bianconera (seria candidata per la vittoria finale del campionato), Ranieri conferma il 4-3-1-2 ma con alcune novità: dato il gran momento di forma, Viola trova la maglia da titolare sulla trequarti, mentre Petagna viene schierato al fianco di Luvumbo nel tandem offensivo. L’inizio di partita è tutt’altro che memorabile, imbrigliato dal punto di vista tattico, con il Cagliari apparso ordinato e attento in fase difensiva, pronto a pungere i padroni di casa nelle ripartenze. La più grande occasione della prima metà di gioco capita sul mancino di Viola che dal limite dell’area non riesce a trovare lo specchio della porta, con il pallone termina di poco a lato.

All’intervallo Petagna è costretto a lasciare il campo e al suo posto subentra Lapadula, con il bomber peruviano che trova minuti importanti sulle gambe. Ad inizio ripresa la Juve cambia marcia e la retroguardia rossoblù soffre molto le sgroppate di Chiesa e compagni, tanto che i sardi appaiono confusionari non riuscendo a replicare la prestazione dei primi 45 minuti. La compagine guidata da Allegri trova la rete del vantaggio su palla inattiva con Kostic che pesca in area di rigore Bremer, libero di battere a rete un incolpevole Scuffet. Ranieri prova a cambiare le carte in tavola pescando dalla panchina il giovane Oristanio, ma poco dopo l’ingresso del giocatore scuola Inter, i bianconeri trovano il raddoppio grazie a Rugani.

Nell’ultimo quarto d’ora il Cagliari sembra ritrovare la verve del primo tempo accorciando addirittura le distanze, con Dossena che di testa supera Szczęsny, riaprendo di fatto l’incontro. Da questo momento in poi i sardi provano a spingere alla ricerca del gol del pareggio ma le speranze si scontrano contro il palo che nega una clamorosa doppietta allo stesso difensore ex Avellino. Il punteggio finale rimane inchiodato sul 2-1 con la Juventus che trova tre punti fondamentali nella corsa Scudetto mentre i sardi escono a mani vuote pur consapevoli di essersela giocata.


Grande prestazione

Senza alcun dubbio il Cagliari ha fornito una delle migliori prove della stagione contro una Big, evidenziando un netto passo in avanti rispetto agli incontri con Inter, Milan e Roma. Se da una parte questa sconfitta mette fine alla miniserie positiva di tre risultati utili consecutivi, dall’altra lascia la consapevolezza di aver invertito la rotta con lo spirito e la positività di chi sa di aver finalmente imboccato la giusta strada. I rossoblù sono apparsi ben ordinati e guardinghi di fronte alle sgasate bianconere, chiudendo gran parte degli spazi durante la prima metà di gioco, arrivando anche a creare buone trame ed impensierendo di fatto la retroguardia bianconera.

Da sottolineare la prestazione di Petagna: l’ex Monza appare poco in area di rigore ma si rivela prezioso nella fase di costruzione, in particolar modo nella protezione del pallone permettendo di fatto ai compagni di poter risalire ed occupare le posizioni delineate.


Pur non avendo raccolto punti, i rossoblù dimostrano di aver fatto un piccolo step in avanti, ritrovando finalmente quella fiducia e sicurezza che fino alla partita con il Frosinone parevano posti all’interno di una cassaforte di cui nessuno, se non Mister Ranieri, dal lato della sua esperienza, è stato capace di trovare la combinazione esatta per poter rilanciare questa stagione.


Dettagli

Di certo, l’unica pecca della gara di Torino è quella di non aver mantenuto lo stesso livello di attenzione nella cura delle varie situazioni gioco, ed in particolar modo quei venti minuti iniziali della ripresa in cui la Juventus ha fatto la voce grossa ed il Cagliari non è riuscito a rispondere alla sfida lanciata. I sardi sono mancati probabilmente nel momento decisivo della partita non riuscendo a ripetere l’atteggiamento posto in campo durante la prima frazione, riproposto solamente negli ultimi 15 minuti di gioco.

Lo stesso tecnico di testaccio a fine partita ha dichiarato: “ C’è l’amarezza per i primi quindici minuti del secondo tempo. Avevamo fatto una buona prima frazione, giocando la palla, facendola girare e chiudendo le fasce. Avevamo lavorato tutta la settimana sulle loro ripartenze e sulle palle inattive, ma poi hanno fatto due gol su azioni che ci aspettavamo. Peccato, perché siamo stati noi a dare fiducia alla Juve, a commettere degli errori. Loro sono stati voraci, noi in quel frangente troppo agnellini.” [1]


Forse una delle cose che manca a questa squadra (e che riesce alle dirette concorrenti) è il fatto di essere in grado di portare a casa dei punti contro le cosiddette Big, trovando la giusta dose di fortuna e attenzione che si rivelano essere decisivi durante questo tipo di sfide. Sicuramente, sul secondo aspetto Ranieri continuerà a lavorare in maniera maniacale dato che attraverso questi piccoli particolari si possono costruire delle imprese che potrebbero rivelarsi decisive ai fini della salvezza.

Ora arriva la sosta e subito dopo testa all’impegno casalingo con il Monza, alla ricerca di nuovi punti.


Fonte: [1] Sala stampa, Cagliari Calcio, 11 novembre 2023,


Fonte immagine di copertina: Pagina Facebook Cagliari Calcio

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