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  • Francesco Ortu

Il Cagliari vede nero: sconfitta all’ombra del ricordo di Riva


Un momento di Cagliari-Torino | Foto X/Lega Serie A

Il Cagliari vede concludersi nella maniera più infausta la sua settimana nera, principiata con la disfatta di Sassuolo e culminata con la morte di Riva: con la sconfitta per 2-1 contro il Torino perde la sua imbattibilità casalinga, risultato che, in attesa degli esiti delle altre partite, inguaia ulteriormente i rossoblù.


La gara

I padroni di casa si schierano con il 3-5-1-1, quasi a specchio con la formazione di Ivan Juric. I primi minuti sono caratterizzati da molti errori e poca qualità da parte dei rossoblù, con il Torino che appare più ordinato e preciso. Le emozioni risultano comunque poche, e le squadre stanno attente a non farsi male, nonostante il solido controllo granata. Dopo soli 20’ la situazione si sblocca: Azzi va a vuoto e si lascia superare da Bellanova che, con una bella triangolazione, sgasa sulla sua fascia ed arriva in area pescando, facilmente, Duvan Zapata che insacca alle spalle di Scuffet. Gli uomini di Ranieri riescono ad avere una minima reazione grazie alle occasioni di Jankto, che però si spengono nell’inconcludenza. Questa fase è però di breve durata e sono di nuovo i piemontesi a controllare, evidenziando in difficoltà Wieteska e Hatzidiakos e costringendo Scuffet agli straordinari. In chiusura della frazione di gioco la squadra piemontese finalizza il raddoppio, con Ricci che supera con un tunnel il centrale polacco e insacca il secondo gol.

Il secondo tempo vede il Cagliari cambiare abito, passando alla difesa a tre e buttando nella mischia Pavoletti e Viola. I presupposti sembrano buoni, con i rossoblù che mostrando un piglio diverso rispetto al primo tempo e con il Torino che risponde colpo su colpo: Bellanova, poi Zappa seguito da Petagna e Lazaro. Ranieri rincara la dose ed inserisce pure Lapadula. A riaccendere le speranze ci pensa Viola, con un grandissimo gol che però non trova seguito, Gli isolani devono accettare una sconfitta nel giorno della Commemorazione di Riva.


Un ennesimo grido al mercato

Sconfitta, quella con il Torino, che lascerà pesanti strascichi non solo sulla classifica, ma pure sulla tifoseria, la quale chiedeva una reale prova alla squadra in uno dei momenti più bui e sentiti della sua storia. Il mercato, bloccato dal sempiterno problema dell’indice di liquidità, non ha portato ancora gli interventi richiesti a gran voce sia dal tifo che dal campo. Nonostante l’occhio si sia concentrato su un centrocampista, reparto che paradossalmente risulta il più affollato e meno deficitario, la partenza ormai certa di Goldaniga apre un buco non indifferente in difesa, con il solo Dossena a garantire una sicurezza non ancora data dai neoacquisti estivi, i quali hanno ormai più e più volte dimostrato di essere in ritardo nel processo di adattamento alla Serie A. Per quanto riguarda l’attacco, la coperta corta, complice le numerose assenze, dimostra di non possedere, al momento, i numeri e la freddezza necessaria ad una squadra che subisce tanto e segna pochissimo, evidenziando un grandissimo deficit. La doppia sconfitta, con avversari decisamente più abbordabile, apre la strada ad un doppio impegno proibitivo contro le due squadre della Capitale, situazione che vede il Cagliari ad un punto difficile e cruciale di una stagione che, a conti fatti, si sta dimostrando particolarmente travagliata. L’occhio andrà naturalmente alle dirette concorrenti che appaiono più in salute dei sardi.


I prossimi scontri dunque risulteranno cruciali per comprendere il prosieguo stagionale e tracceranno la strada o verso quella che, in caso di status quo, potrebbe essere una salvezza al sapore di miracolo, o verso una nuova retrocessione, che acuirebbe il disastro sportivo ed economico, esacerbando il periodo nero in cui l’ambiente cagliaritano è immerso.

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