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  • Immagine del redattoreGiulio Ardenghi

Il comunismo MAGA, un’ideologia sorprendente


Sarebbe un grave errore pensare che le ideologie generalmente considerate “di sinistra” siano grosso modo tutte uguali. La verità è ben diversa: anche all’interno di una categoria ideologica così eterogenea e, al giorno d’oggi, quantomai difficile da definire, le divisioni ci sono e non sono cose da poco.


Per fare un esempio specifico, molti esponenti della sinistra liberale e moderata, che nel mondo occidentale si fa portavoce delle battaglie sui diritti civili e non è ostile al capitalismo e all’individualismo, accusano i loro amici più radicali di non essersi mai evoluti politicamente nel tempo. In altre parole, coloro che si rifanno in modo più esplicito alla tradizione marxista sarebbero rimasti fermi al Manifesto del Partito Comunista, o tuttalpiù a Lenin, e si rifiuterebbero di riconoscere che lo scenario politico è cambiato rispetto all’800 o al 900, e che ci sono elementi da prendere in considerazione a cui i grandi del passato non potevano aver pensato.

Eppure, ci sono esempi di ideologie di estrema sinistra che cercano di adattarsi allo scenario contemporaneo, anche in maniera piuttosto eclettica. Uno di essi è il comunismo MAGA.


Si tratta di un movimento nato, ancora una volta, nell’ambito delle subculture online di matrice nordamericana. Esso si propone di mantenere un’ideologia di base francamente comunista, nella quale vengono poi integrati elementi che appartengono al pensiero e alla retorica di Donald Trump, da cui viene preso in prestito l’acronimo MAGA (Make America Great Again). Gli esponenti di questa ideologia vengono spesso chiamati grifter (truffatori), e accusati di essere persone di destra che cercano di sobillare le classi più povere e convincerle a votare per Trump.

A differenza di molte altre correnti che si rifanno al marxismo, il comunismo MAGA non ha esponenti di rilievo negli ambienti accademici, o almeno non per il momento. Similmente, neppure i media mainstream si occupano di norma di questo fenomeno, perciò chi lo conosce ne ha di solito sentito parlare in forum, social media e podcast.


Ma come si può pensare di unire insieme due ideologie così diverse come il comunismo e il conservatorismo americano nello stile di Trump? Innanzitutto, i grifter percepiscono la sinistra liberale e globalista come fautrice di una politica di tradimento ai danni delle classi operaie. La sinistra di oggi ha abdicato allo spirito della borghesia e ne ha ereditato l’amore per il libero mercato e lo sdegno verso la povera gente. L’unica maniera in cui la sinistra si differenzia dalla destra è il modo in cui giustifica la sua puzza sotto il naso. Il risultato è l’ideologia woke, la cancel culture e in generale tutti i tentativi di far passare in secondo piano i diritti sociali per prediligere quelle che tornano a essere forme esasperate di individualismo, seppure sotto una forma diversa. A tal proposito, il grifter più famoso, cioè Haz Al-Din, che ha un canale YouTube chiamato Infrared, ha intervistato i partecipanti a un corteo pro-Trump e dimostrato come ciò in cui credono è decisamente compatibile coi principi del comunismo MAGA. [1]


I comunisti MAGA prendono coscienza del fatto che se c’è una persona che si distingue tra tutte per opporsi con forza a tutto questo, quella è proprio Donald Trump. Ma non è tutto. Trump si è anche reso promotore di una politica in qualche modo pacifica e anti-imperialista, almeno per gli standard americani. Non bisogna dimenticare che si tratta comunque di un movimento di matrice marxista, che non vede di buon occhio l’imperialismo a stelle e strisce (o arcobaleno) che da sempre caratterizza la classe politica statunitense.

Ma non è così importante ciò in cui Trump crede politicamente. Il nodo cruciale, secondo loro, è che The Donald ha rivoluzionato il modo di presentarsi all’elettorato: le sue eclettiche e roboanti campagne elettorali hanno fatto capire anche alla gente comune che il 45° Presidente americano è dalla loro parte, e non da quella delle grandi multinazionali e dell’industria dell’intrattenimento. Anche i comunisti devono scegliere: stare con i liberali (di destra o sinistra) che disprezzano i ceti sociali più umili, o stare con Trump.


Ora, i comunisti MAGA hanno un programma politico preciso? E hanno qualche possibilità di far sentire la propria voce a livello di politica nazionale? La risposta, al momento, sembra essere no. Questa ideologia deve ancora prendere piede negli ambienti accademici e politici, ma naturalmente non sappiamo cosa riserva il futuro.

Un’altra domanda che ci si può porre è: il comunismo MAGA può essere davvero considerato una forma di comunismo? D’altronde i movimenti marxisti di solito si sposano male con quelli di destra. Tuttavia, spesso questi movimenti hanno ottenuto successi proprio adattandosi alla cultura del contesto in cui si sono sviluppati, come nell’esempio del bolscevismo in Unione Sovietica o del socialismo di mercato in Cina. Non è quindi improbabile che un comunismo così radicato nel patriottismo americano possa aprire pagine di storia che oggi neppure ci immaginiamo.


Fonti: [1] Infrared, When a Communist attends a Trump rally…, YouTube, 04 ottobre 2022, https://www.youtube.com/watch?v=kf9ucXmA9gE


Fonte immagine: Black Agenda Report

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