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  • Immagine del redattoreGiulio Ardenghi

Il punto sul calciomercato: la Storia volta pagina


La finestra estiva di calciomercato si è chiusa ufficialmente il primo di settembre per i maggiori campionati europei. Questo significa che i top club non sono più in grado di piazzare colpi in entrata, ma possono solo vendere i loro giocatori a club di Paesi come Arabia Saudita, Turchia, Belgio etc. le cui squadre hanno, per qualche altro giorno, ancora la possibilità di acquistare calciatori. Perciò, in linea generale, ora sappiamo come le squadre europee entrano nella stagione 2023/2024.


Ma prima di parlare di club europei c’è un elemento importantissimo da considerare: l’ascesa della Saudi Pro League e del calcio arabo in generale. Fino all’anno scorso, questo campionato sembrava essere solo uno dei tanti in cui calciatori di successo un po’ avanti con l’età andavano a passare gli ultimi anni da professionisti in cambio di stipendi da favola. Tale pareva essere anche il caso di Cristiano Ronaldo, unitosi all’Al-Nassr nell’inverno scorso. Ma nessuno aveva calcolato il meccanismo che CR7 era davvero andato a innescare. Quest’estate si sono uniti a squadre arabe giocatori del calibro di Mané, Neymar, Koulibaly, Milinkovic-Savic e tanti altri ancora. Questi club hanno fatto incetta di campioni nel fiore degli anni, ma anche di giovani promesse, come il Napoli ha avuto modo di capire quando l’Al-Hilal gli ha soffiato il 21enne Gabri Veiga, che era a un passo dal firmare coi partenopei.

Ciò ha portato a prevedibili polemiche da parte dei tifosi europei. Secondo loro, i giocatori sono andati alla Saudi Pro League solo per i soldi. Immagino però che nessuno di questi tifosi dia del mercenario a un calciatore quando la sua squadra del cuore lo preleva da qualche club brasiliano o argentino. Bisogna accettare che il calcio è un business, e non si può obbligare nessuno a essere la bandiera di una squadra quando un’opportunità più lucrativa si presenta altrove.


Ma se la Saudi Pro League ha visto un influsso impressionante di giocatori di alto livello, c’è un campionato che è riuscito a contenere le perdite di talenti in modo sorprendente rispetto alle scorse stagioni. Si tratta della Ligue 1. Al netto di addii importanti come Doku, Fofana e Van Den Boomen, molti dei giocatori che hanno brillato nella scorsa stagione sono rimasti in Francia, anche se non sempre nelle stesse squadre. Balogun, Wahi, David e Thuram sono solo alcuni esempi. Oltre a ciò, questa finestra di mercato ha dato l’opportunità a diversi calciatori con esperienza internazionale alle spalle di rilanciarsi proprio in Francia, basti pensare a Umtiti al Lilla o a Bakayoko e Benjamin Mendy al Lorient.


E poi c’è l’affare Mbappé. All’inizio dell’estate il fenomeno francese aveva scritto una lettera dicendo che avrebbe fatto scadere il contratto l’anno prossimo, lasciando il PSG a zero. [1] I parigini hanno tentato di venderlo, minacciando anche di farlo stare in panchina per tutta la stagione, ma si sono ritrovati con una squadra perfetta per Mbappé. Il francese ora è l’unica vera superstar della squadra, e in tutti i reparti sono stati portati giocatori che si confanno alle sue esigenze. Via Messi e Neymar, l’attacco del Paris è ora il medesimo della Nazionale francese, con Kolo Muani (prelevato in extremis dall’Eintracht) tra Mbappé e il suo amico Ousmane Dembelé. Sarà abbastanza per convincere il campione del mondo 2018 a rinnovare?


Naturalmente, il PSG non è l’unica squadra che si è rinnovata quest’estate. Anche il Chelsea, reduce da una bruttissima stagione, ha puntato forte su volti giovani vendendo molti della vecchia guardia. Ne sa qualcosa il Milan, che ha dato il benvenuto a Loftus-Cheek e a Pulisic. Questi giocatori saranno fondamentali non solo per la lotta allo scudetto, ma anche in chiave Champions. I rossoneri si trovano infatti nel girone di ferro con PSG, Borussia Dortmund e Newcastle. Sembrano essere più fortunati l’Inter, che ritroverà un Benfica sicuramente intenzionato a fargli pagare l’eliminazione dalla scorsa edizione, e il Napoli, con il Real Madrid come unico avversario davvero ostico nel girone. Anche per la Lazio ci sono buone speranze, ma se l’Atletico è l’unica squadra oggettivamente più forte dei biancocelesti, è chiaro che Feyenoord e Celtic non sono da sottovalutare.

Le cose sembrano essere, per il momento, un po’ più facili per Roma e Atalanta in Europa League e per la Fiorentina in Conference, ma nel calcio non si può mai dare nulla per scontato.

Come sempre, non ci rimane che rilassarci e vedere se la stagione si rivelerà all’altezza delle nostre aspettative.


Fonte: [1] G. Ardenghi, Liberté, égalité, Mbappé: il futuro del fenomeno, TocToc Sardegna, 15 giugno 2023, https://www.toctocsardegna.org/

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