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  • Immagine del redattoreGiulio Ardenghi

La Champions League che ci aspettavamo (ma che può ancora sorprenderci)


Fonte: Repubblica

Ogni anno il momento dei quarti di finale di Champions League significa previsioni non azzeccate, aspettative deluse e idee più chiare di quale squadra abbia più possibilità di alzare la coppa dalle grandi orecchie.

Quest’anno, per la maggior parte di noi spettatori, non esiste nessuna delle tre. Ai quarti sono arrivate le squadre più forti e più tifate, ma la competizione è ancora così serrata che è troppo presto per pensare a quale club sia il favorito per la vittoria finale. Andiamo ad analizzare i singoli scontri:

 

1. Arsenal vs Bayern Monaco

Due squadre storiche che preferiscono giocare all’attacco e con ritmi alti. Se c’è una certezza è che nessuna delle due scenderà in campo per vincere 1-0. Per il resto, è difficile fare previsioni su chi la spunterà. L’Arsenal è riuscito a scrollarsi di dosso l’immagine di fanalino di coda delle big inglesi che l’aveva caratterizzato negli ultimi anni e ora minaccia la supremazia del Manchester City nel campionato inglese. La compagine di Arteta ha tuttavia faticato più del previsto a liberarsi dell’insidioso Porto, piegato solo ai rigori dopo un punteggio in aggregato di 1-1. Nonostante questo, è oggettivo che i londinesi siano in un processo ascendente. Lo stesso non si può dire per i tedeschi del Bayern, che si ritrovano costretti a rincorrere il Leverkusen in un campionato in cui sono abituati a fare da padroni da anni. I bavaresi di Tuchel hanno comunque passato il turno battendo nettamente la Lazio per 3-0 dopo aver perso la partita d’andata per 1-0. È però chiaro che questo Bayern non sia che un’ombra di quello di Lewandowski e di mister Flick, cioè quello che ha vinto la Champions del 2020 sbaragliando chiunque si ponesse sul suo cammino. Ma ora non c’è più il polacco a segnare i gol: il suo posto è stato preso dal fenomeno inglese Kane, che non vede di certo l’ora di fare qualche rete agli ex rivali del nord di Londra.


2. Atletico Madrid vs Borussia Dortmund

Una sfida equilibrata tra due squadre di cuore, grinta e determinazione. Entrambe vivono una stagione un po’ multiforme, non riuscendo a giocare il loro miglior calcio in campionato, ma dando il meglio di sé proprio in Champions. Certo, ormai la compagine di Simeone ci ha abituati a gare di grande sacrificio, in cui squadre sulla carta superiori vengono messe in crisi proprio dalla straordinaria mentalità dei rojiblancos e dalla loro decisione a non mollare mai. Non ci sono primedonne in questa squadra: tutti i giocatori, anche quelli più ammirati come Oblak e Griezmann, giocano sempre per il gruppo, senza gli egoismi che possono caratterizzare le stelle più luminose del mondo del calcio. Ma se la formazione spagnola è nota per il suo gioco marcatamente difensivo, il discorso cambia parecchio quando si parla del Dortmund. È proprio nella produzione offensiva che i gialloneri danno il meglio di loro. Tanto più che ora i tedeschi possono contare anche sul ritorno di Sancho, rientrato dopo una deludente avventura col Manchester United. Il giovane inglese può quindi unirsi ad altri talenti come Malen e Adeyemi per creare non pochi problemi alla difesa ermetica dell’Atletico. Un’altra nota particolarmente positiva per i gialloneri è che questi sembrano starsi lasciando alle spalle il loro proverbiale timore reverenziale verso le squadre più forti. Lo dimostra il fatto che siano riusciti ad arrivare primi nel girone di ferro, battendo PSG, Milan e Newcastle contro ogni aspettativa. Insomma, questa può essere una sfida potenzialmente molto interessante, e vedremo se il “muro giallo” dei tifosi del Dortmund avrà la meglio su quello eretto dalla difesa dell’Atletico.


3. Real Madrid vs Manchester City

Se abbiamo detto che quest’edizione della Champions vede dei quarti di finale particolarmente equilibrati, questo è lo scontro che si avvicina di più a ciò che definiremmo una finale anticipata. Questo anche perché, negli anni scorsi, ogni volta che le due squadre si sono affrontate, la vincitrice è andata poi a vincere la competizione. Nel 2022 i Blancos trionfarono all’ultimo respiro, mentre nel 2023 furono i Citizens a schiacciare gli spagnoli. Entrambe le squadre arrivano come prime in classifica nei rispettivi campionati e hanno tutte le intenzioni di puntare alla vittoria finale anche in Champions. Nell’attesa di Mbappé, il Real si gode giovani pezzi da 90 come Vinicius Jr. e Bellingham insieme a veterani come Kroos o Rudiger. Si tratta di una squadra equilibrata con ottimi elementi in tutte le aree del campo e un allenatore di tutto rispetto come Ancelotti. La stessa cosa vale anche per il City di Guardiola, che di certo non ha bisogno di presentazioni. Anche gli inglesi vantano giovani dal grande futuro come Foden e Doku, nonchè dei fuoriclasse assoluti come De Bruyne e Haaland, che sono tra i migliori di sempre nei loro ruoli. Se agli ottavi il Real ha faticato non poco per avere la meglio sull’ostico Lipsia, il City ha del tutto affossato il Copenhagen, anche se bisogna riconoscere la differenza di qualità tra la formazione tedesca e quella danese. A prescindere da ciò, la sfida che tutti aspettiamo sarà quella tra Haaland e Bellingham: la battaglia tra i due fenomeni (tra l’altro ex compagni di squadra al Dortmund) promette fuochi d’artificio.


4. Paris Saint-Germain vs Barcellona

Ogni volta che queste due squadre si affrontano finisce in goleada. Ogni tifoso ricorda bene quel 2017 in cui i parigini vinsero per 4-0 la gara d’andata solo per farsi rimontare 6-1 al ritorno. Ma molti ricorderanno anche il 2021, in cui furono i catalani a soffrire la superiore qualità degli avversari e a farsi eliminare con un aggregato di 5-2. La sfida che ci attende può ben essere lo spareggio. I parigini hanno dato l’addio a Neymar, Messi e Sergio Ramos la scorsa stagione, e si presentano con una squadra decisamente svecchiata e molto più compatta, che tuttavia soffre ancora l’eccessiva dipendenza da Mbappé, che ha già le valigie fatte per il Bernabeu. Nonostante ciò, il fuoriclasse francese sarà disponibile nella gara contro il Barca, e con lui ci saranno anche il suo amico Dembelé e la rivelazione Zaire-Emery. I francesi hanno passato il turno contro la Real Sociedad, faticando molto più di quanto il risultato di 4-1 in aggregato non faccia pensare. Anche il Barcellona è ancora, in qualche modo, una squadra in fase di ricostruzione, anche se a uno stadio più avanzato rispetto ai suoi avversari. I catalani sono comunque riusciti a fare leva sul loro straordinario settore giovanile per riempire la squadra di talenti come Yamal, Pedri e Cubarsi, che affiancano a giocatori già affermati come Felix e Lewandowski. Anche questa è una sfida equilibrata che promette di tenere i tifosi incollati allo schermo. È anche la sfida di Luìs Enrique, che oggi siede sulla panchina del PSG ma era alla guida del Barcellona ai tempi della famosa remuntada al Camp Nou.

 

Questa edizione, a differenza della scorsa, non vede alcuna squadra italiana addentrarsi nelle fasi finali della Champions League. Non importa, sarà per la prossima volta. Paradossalmente questo potrebbe persino essere un vantaggio per i tifosi nostrani, che potranno seguire le partite godendosi il gioco anziché stare col fiato sospeso per il destino della loro squadra del cuore. Ma a parte questo, possiamo essere certi che queste partite regaleranno emozioni a tutti gli appassionati di calcio.

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