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  • Immagine del redattoreLorenzo Pucci

La Tusk Lex: il Governo polacco e le proteste di Varsavia


Mezzo milione di manifestanti sono partiti da piazza Na Rozdrozu uniti da un unico sentimento: protestare contro il Governo di Mateusz Morawiecki e contro il presidente Andrzej Duda. Varsavia è diventata lo spot perfetto per le opposizioni per denunciare l’operato nelle istituzioni di PiS, il partito di destra famoso per le sue battaglie contro minoranze, immigrati e diritto all’aborto e al governo dal 2015. In Polonia le elezioni si avvicinano e il clima si fa sempre più teso.


Il Casus Belli

La Polonia si presenta come un Paese spaccato dai vari provvedimenti presi dalla maggioranza parlamentare e dal Governo. Una tesi ampiamente dimostrata dalle manifestazioni spontanee che si sono svolte in tante città polacche in difesa del diritto all’aborto. [1]


A spingere la popolazione in piazza questa volta è un disegno di legge volto a dar vita a una commissione d’inchiesta contro i funzionari pubblici che hanno collaborato con la Federazione Russa a partire dal 2005. Un disegno di legge controverso che garantisce a questo nuovo organo una serie di poteri, come quello di estromettere per 10 anni i funzionari colpevoli da tutti i compiti che prevedano la distribuzione di fondi pubblici. [2] Per le opposizioni questo è un tentativo di estromettere dalla prossima competizione elettorale l’ex primo ministro Donald Tusk.


Nel mirino ci sarebbe l’agenda politica del governo Tusk nei confronti della Federazione Russa. In coordinamento con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il governo polacco tra il 2009 e il 2010 aveva seguito una politica di avvicinamento nei confronti di Mosca. [3] Una scelta già criticata fortemente da PiS e dal suo leader Jarosław Kaczyński in quegli anni, e che adesso sembra voglia diventare motivo di una possibile esclusione di Tusk dalle prossime elezioni.


Le proteste

Il 4 giugno del 1989 i polacchi tornavano alle urne per le prime elezioni libere dalla nascita della Repubblica Popolare di Polonia. Trentaquattro anni dopo, mezzo milione di persone si ritrovano a Varsavia con striscioni contro il Governo e a favore dell’Unione Europea.

Tra i manifestanti era presente pure Lech Walesa, storico leader di Solidarnosc ed ex presidente della Repubblica che su PiS ha dichiarato:

«Sono persone senza alcun valore o principio. Sono capaci di tirare in ballo persino il Signore in questi affari legati ai loro atti criminali. Per questo sono pronti a far sprofondare il paese in una guerra civile perché prima poi la nazione dice basta». [4]

Oltre ai richiami verso l’Unione Europea, erano presenti anche striscioni in sostegno alla minoranza LGBTQIA+ e al diritto delle donne a un aborto sicuro.

La partecipazione è stata sicuramente incoraggiata anche dai tentativi del Governo di screditare la manifestazione, come ad esempio lo spot televisivo con immagini del campo di concentramento di Auschwitz. [5]


Mentre le istituzioni non rilasciano stime ufficiali sul numero preciso di partecipanti, per i media non governativi si tratterebbe della più grande manifestazione contro un governo dai tempi della Repubblica Popolare.


Gli Alleati in disaccordo

La controversa “Tusk Lex” è stata criticata fortemente anche all’estero. Il commissario UE per la Giustizia Didier Reynders ha dichiarato che l’intera questione desta molta preoccupazione all’Unione Europea. [6] L’ambasciatore statunitense in Polonia Mark Brzezinski ha espresso la preoccupazione del Governo statunitense, che in questo momento rappresenta il più importante alleato nello sostenere le visioni anti-russe di Varsavia, dicendo che:

«Il governo statunitense condivide la sua preoccupazione verso quelle leggi che possono apparentemente ridurre le capacità degli elettori di votare coloro che desiderano, al di fuori di un processo chiaramente definito in un tribunale indipendente». [7]

L’autunno si avvicina

Con le elezioni autunnali, senza ancora una data, in avvicinamento, la “Tusk Lex” potrebbe trasformarsi in un clamoroso assist del Governo verso le opposizioni. I sondaggi di POLITICO, pubblicati il 31 maggio, danno il PiS in calo con il 35% e la Coalizione Civica di Tusk al 28%. In leggero calo anche il partito di coalizione della maggioranza “Konfederacja” che dopo una crescita nelle prime settimane di maggio si ferma al 10%. [8] La manifestazione di domenica e i tentativi di contrasto del governo potrebbero aver fatto scattare la scintilla che porterà le opposizioni a compattarsi. I tentativi negli ultimi mesi ci sono stati, l’obiettivo è quello di creare una piattaforma politica in grado di accogliere tutte le forze europeiste del Paese.


Nel frattempo la legge è entrata in vigore ma verrà subito cambiata. Il presidente Duda, in seguito alle forti critiche internazionali, ha dichiarato che verranno presentati in parlamento degli emendamenti che introdurranno anche il coinvolgimento di esperti super partes che modificheranno il testo. [9] Non è chiaro come la vicenda si concluderà, ma una cosa è certa. Le elezioni si avvicinano e il paese è sempre più spaccato.


Fonti:

[1] Redazione, In Polonia entra in vigore il divieto di aborto, proteste e scontri, AGI, 28 gennaio 2021, https://www.agi.it/estero/news/

[2] S. Oftinowska, Polonia: tra le proteste dell’opposizione Duda approva il disegno di legge sulle influenze russe, Euractiv, 29 maggio 2023, https://euractiv.it/section/politica/news/

[3] U. Hajdari, The Polish opposition is troubled by a new 'Russian influence law'. What is it really about?, Euronews, 4 giugno 2023, https://www.euronews.com/

[4] G. Sedia, Opposizione in piazza contro la «lex Tusk», Il Manifesto, 3 giugno 2023, https://ilmanifesto.it/opposizione-in-piazza-contro-la-lex-tusk

[5] V. Gera, Auschwitz museum criticizes use of death camp in politics after ruling party uses it in political ad, Associated Press, 31 maggio 2023, https://apnews.com/

[6] M. Murphy, Polish probe into 'Russian influence' angers EU, BBC, 31 maggio 2023, https://www.bbc.com/news/world-europe

[7] Redazione, Polish president signs 'Tusk Law' on undue Russian influence, Reuters, 29 maggio 2023, https://www.reuters.com/world/europe/

[8] Redazione, Poland — National parliament voting intention, Politico, 31 maggio 2023, https://www.politico.eu/europe-poll-of-polls/poland/

[9] A. Mancini, Polonia, mezzo milione di persone in piazza contro il governo. «È la marcia più partecipata dal 1989», Open, 4 giugno 2023, https://www.open.online/










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