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  • Immagine del redattoreGiulio Ardenghi

Liberté, égalité, Mbappé: il futuro del fenomeno


Sono anni che mi chiedo se i meme della pagina FIFA Hegelianism siano divertenti oppure cringe. Fatto sta che uno di essi ha recentemente catturato la mia attenzione. In questo meme, i due calciatori più forti del momento vengono paragonati ai due esponenti più illustri dell’idealismo tedesco [1]: Kylian Mbappé, proprio come Schelling, viene fin da subito considerato un predestinato ma alla fine si infatua del suo stesso talento, non si sente più motivato a migliorarsi e poi viene superato da altri; Erling Haaland è invece come Hegel, perché entrambi hanno sì talento, ma non si stancano mai di lavorare duramente ed è questo che li porta a essere i migliori.

Fonte: FIFA Hegelianism (Facebook)

Non siamo nella testa dell’attaccante francese, ma è ben probabile che anche lui abbia capito di star percorrendo lo stesso sentiero di Schelling, e voglia fare finalmente qualcosa per uscirne e andare a vincere tutto.

La conseguenza più immediata di questa volontà è la sua decisione di lasciare il Paris Saint-Germain.


Mbappé ha spesso flirtato con altri club durante la sua permanenza a Parigi, uno tra tutti il Real Madrid, al quale è stato vicinissimo sia nel 2021 che nel 2022. Ciò che ha impedito all’attaccante di unirsi ai Blancos non è stato solo il contratto faraonico che la dirigenza qatariota gli ha proposto, ma l’offerta di diventare il volto stesso del PSG. Prima del maggio del 2022, Mbappé era una delle tante stelle della squadra, insieme a Messi, Neymar, Ramos etc. Dopo il suo rinnovo, è diventato l’astro più splendente di tutti, la cui luce assorbe anche quella dei fuoriclasse appena nominati.


Ma tutto ciò non basta. Mbappé detta legge anche sul mercato. Non vuole essere il terminale offensivo, ma esige una punta centrale che giochi spalle alla porta, pressando le difese avversarie così che lui possa andare in goal più facilmente. Nell’estate del 2022 l’unico attaccante che arriva è Ekitiké, che oltretutto si rivela deludente e parte quasi sempre dalla panchina.

Nel 2023 arriva una pesante sconfitta da parte del Bayern Monaco, che porta i parigini a uscire dalla Champions agli ottavi di finale per il secondo anno consecutivo. In tutto questo, le poche volte che Mbappé parla in pubblico della sua squadra lo fa negativamente, ma la dirigenza glielo permette.


E così si giunge alla fine della stagione. I tifosi parigini fischiano Messi, che decide di far le valigie e partire per l’Inter Miami, e protestano persino sotto casa di Neymar, anch’esso probabilmente vicino alla porta d’uscita. Anche Mbappé scrive una lettera al PSG in cui informa la sua squadra che non rinnoverà il contratto. La sua intenzione dichiarata è quella di restare un’altra stagione e poi andare via a parametro zero. Questo è troppo anche per la dirigenza, che cessa finalmente di chinare il capo e mette proprio il suo gioiello sul mercato. Bisogna venderlo quest’estate per non perdere a zero un giocatore costato 180 milioni di euro.


Ma chi potrebbe permettersi di comprare un giocatore così costoso? Di sicuro le squadre francesi e italiane sono fuori dai giochi, così come quelle tedesche (a meno che il Bayern non faccia un pensierino, ma sembra molto difficile). La destinazione più plausibile sembra il Real Madrid, con la relazione a distanza tra questo club e Mbappé che sembra pronta a diventare qualcosa di più concreto. Solo che gli spagnoli hanno già due ali fortissime, cioè Vinicius Jr e Rodrygo, e hanno bisogno di una punta centrale ora che Benzema ha lasciato la squadra. Mbappé dovrebbe quindi tornare a giocare come punta (cosa che, come abbiamo visto, non gli piace affatto) o prendere il posto di uno dei due, che non vorrebbe mai partire dalla panchina e spingerebbe per essere ceduto a sua volta.


Una meta interessante potrebbe essere il Manchester United, per diversi motivi. Innanzitutto, la squadra inglese è più bilanciata del PSG ma non ha la stessa qualità dei suoi rivali del City. Mbappé troverebbe non solo un posto da titolarissimo, ma sarebbe il punto di riferimento indiscusso della squadra e il primo idolo della tifoseria. Il giocatore francese potrebbe finalmente giocare con Rashford, da anni corteggiato dal Paris, ma, soprattutto, il derby di Manchester sarebbe la sfida tra i due attaccanti più forti del mondo, visto che Haaland gioca per il City.

Oltre a ciò, il Qatar Sports Investment, agenzia statale qatariota che possiede lo stesso PSG, sembra essere sul punto di acquistare anche lo United, cosa che renderebbe il trasferimento di Mbappé molto più facile.


Naturalmente c’è anche l’opzione che Mbappé rimanga a Parigi, che sia solo per la prossima stagione o più a lungo. Il Presidente francese Macron sembra voler spingere per quest’opzione [2], ma i presupposti sono ormai chiari: sia Mbappé che il PSG avrebbero beneficio da una separazione. La squadra francese avrebbe l’occasione e le disponibilità economiche per costruire una squadra bilanciata e composta di giocatori pronti a dare tutto per la maglia.

Un giocatore forte come Mbappé non si può sostituire, e i nomi che sembrano in entrata per l’attacco (Asensio, Zaha, Thuram) sono quelli di calciatori forti ma non paragonabili a quelli della rosa attuale. È molto probabile che il Paris entrerà in una fase di completa ricostruzione, e che per una o due stagioni possa avere difficoltà a esprimere il suo nuovo gioco.


Ma se questo significa che i parigini saranno finalmente in grado di offrire prestazioni corali e giocare da squadra, magari presentandosi come l’apice dello stile di calcio francese (come il Bayern fa con il calcio tedesco), allora è chiaro che la cosa migliore che Mbappé può fare per la sua attuale squadra è andare a giocare da qualche altra parte.


Fonti: [1] Vedi il post su Facebook a https://www.facebook.com/, 24 aprile 2023 [2] Redazione, Il Presidente francese Macron: “Farò pressione a Mbappé perché resti al PSG”, Calciomercato.com, 14 giugno 2023, https://www.calciomercato.com/news/


Fonte immagine di copertina: Dhaka Tribune

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