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Politica | Giunta Solinas e Consiglio regionale sempre più lontani, mentre l'opposizione attacca




Lo sguardo diretto sull’avversario, la mano pronta per tentare di tirare la propria arma fuori dalla fondina al momento giusto. Con la tensione sullo sfondo che cresce, in un silenzio che diventa quasi assordante. I gruppi di maggioranza del Consiglio e Giunta regionale sembrano i protagonisti di un film Western in cui gli alleati di un tempo sono diventati nemici, pronti a premere il grilletto in qualsiasi momento. Mentre l’avversario un tempo comune chiamato opposizione cerca di far diventare lo scontro un triello.


Quadro


Gli ennesimi rinvii sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso, anche se da tempo i vari attori protagonisti apparivano in apnea. Il presidente della Regione Christian Solinas aspettava la data di lunedì 26 giugno per fare il punto di una situazione in cui la tensione si è presa la scena. A Villa Devoto si sarebbe dovuto tenere un confronto con i vertici dei partiti della maggioranza sulla questione dei quattro nuovi ospedali annunciati dalla presidenza e dall’assessore regionale alla Sanità Carlo Doria. Un tema su cui le distanze tra Giunta e i gruppi di maggioranza in Consiglio, soprattutto Fratelli d’Italia e Forza Italia che hanno chiesto a più riprese la discussione in Aula sul tema dopo la delibera firmata lo scorso primo giugno dal Presidente, sono sempre più profonde. Il rinvio della riunione a venerdì 30 giugno, a causa dell’assenza di Zedda (Fdi) e Cappellacci (Fi) in teoria per impegni improrogabili, è stato il primo segnale di difficoltà, seguito dall’annuncio del presidente del Consiglio Pais del rinvio a data da destinarsi del dibattito nel parlamentino isolano previsto per martedì 27. Un modo per tenere unita una maggioranza che non nasconde più i suoi dissapori, ma anche per evitare di prestare il fianco alle opposizioni, che nei giorni scorsi hanno presentato due mozioni per il ritiro della delibera. Non è però finita qui. Perché la notizia riportata dal periodico di approfondimento Indip su uno studio di fattibilità per la costruzione del nuovo ospedale a Cagliari - che nel frattempo tiene in scacco i lavori di ammodernamento del Brotzu - affidato a un’azienda milanese con un’assegnazione studiata esplicitamente su misura ma non utilizzabile nell’iter di progettazione potrebbe essere la vanga per rendere ulteriormente profondo il solco che divide le parti. [1] Quasi un favore all’opposizione in Consiglio regionale, che ora prova a giocare le proprie carte.


Attacco


“Il prosieguo di questa legislatura post-mortem è un danno per i sardi”. Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale non ha usato mezzi termini per riassumere la posizione di tutte le opposizioni, riunite questa mattina, martedì 27 giugno, per una conferenza stampa in cui le accuse alla Giunta sono state molteplici. Partito Democratico, Progressisti, Movimento 5 Stelle, Rossoverdi, si sono mostrati sulla stessa linea, a conferma di quanto già accaduto in una riunione a Cagliari tenuta il 19 giugno scorso. Il tema stavolta non si è fermato solo al capoluogo, ma ha toccato tutte le aree interessate dalla delibera: i tre ospedali oltre a quello cagliaritano sarebbero previsti a Oristano, Nuoro e Sassari. Con il caso dell’eventuale presidio ospedaliero sassarese che potrebbe diventare un nuovo problema qualora le parole dell’ex sindaco Pierfranco Ganau si rivelassero veritiere. Il consigliere regionale del Pd ha infatti affermato che l’area individuata per la costruzione del nosocomio nella seconda città isolana è incompatibile con le prerogative necessarie per la presenza di una struttura sanitaria. Le opposizioni hanno annunciato compatte la volontà di non presentarsi in Aula fino a quando non verrà disposta la discussione sulle proprie mozioni che chiedono il ritiro della delibera sui nuovi ospedali. Ma c’è stato anche spazio per lanciare un appello ai consiglieri di maggioranza, a cui è stato chiesto di prendere una decisione sul tema, ma soprattutto sul futuro di una Giunta che secondo la minoranza ha concluso il suo tempo.


Fonti

[1] Redazione, Indip - Periodico indipendente di approfondimento, Facebook, https://www.facebook.com/photo?fbid=639496024869853&set=a.464813879004736

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