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  • Francesco Ortu

È un Cagliari che non muore mai: vittoria con rimonta contro il Sassuolo



L'esultanza di Leonardo Pavoletti | Foto Cagliari Calcio/Facebook

Il Cagliari torna alla vittoria con una rocambolesca rimonta contro il Sassuolo, match che lo vede, nuovamente, uscire a bottino pieno con il risultato di 2-1 grazie alle marcature siglate nei minuti di recupero.


La gara


Ritorno al 4-3-1-2 per Mister Ranieri che, dopo gli impegni contro il Monza e la Lazio, decide di riproporre la linea difensiva a quattro. Davanti, invece, spazio per l’inedita coppia d’attacco Oristanio-Lapadula coadiuvati dal solito Viola dietro le punte. La partita inizia in sordina per i padroni di casa, che subiscono il pressing aggressivo degli emiliani e costringono Scuffet agli straordinari con un grandissimo intervento in avvio su conclusione di Matheus Henrique. Sono proprio gli uomini di Dionisi, che detengono il pallino del gioco, a sbloccare il risultato su palla inattiva: calcio d’angolo di Laurientè che trova la deviazione in porta di Erlic dopo essere sfuggito dalla marcatura di Zappa ed aver superato in elevazione Dossena. Dopo lo svantaggio arriva la reazione degli isolani che iniziano a prendere ritmo e terreno nei confronti degli ospiti, senza però dimostrarsi particolarmente pericolosi, soprattutto nella prima frazione di gioco. Nel secondo tempo lo spartito non sembra presentare particolari variazioni dal tema, nonostante il predominio dei rossoblù. Nel giro di pochi minuti però avvengono gli eventi che si rivelano essere la chiave di volta dell’incontro: in primis l’all-in di Ranieri che inserisce Luvumbo e Pavoletti schierando contemporaneamente quattro giocatori offensivi, in secundis l’ingenuità di Tressoldi che lascia il Sassuolo in inferiorità numerica. La manovra offensiva acquisisce peso e pericolosità, con Lapadula e compagni che alzano il baricentro, forse pure troppo, subendo un pericoloso contropiede targato Volpato-Bajrami che siglano il gol del KO, annullato però per un fuorigioco millimetrico dell’ex Roma. Sono dunque, come sempre, i minuti di recupero, a fare nuovamente da giudice all’Unipol Domus: al 94esimo è Lapadula a trovare il tap-in vincente con stop di petto e conclusione al volo di destro, raccogliendo l’assist di Luvumbo che poco prima aveva difeso un controllo sbilenco e superato sulla fascia i propri marcatori. Al 98esimo nuovamente l’ala angolana riesce a scodellare per il subentrato Shomudorov che fa da torre per Pavoletti che, nuovamente, chiude i conti con una incredibile rovesciata regalando, nuovamente, i tre punti ai rossoblù allo scadere.


Zona Pavoletti


Il 20 dicembre 1931 il giornalista Eugenio Danese coniò l’ormai consueto termine “Zona Cesarini” per indicare una rete siglata negli ultimi minuti, in extremis. Al tempo, tuttavia, non esistevano ancora i minuti di recupero. Le ultime quattro marcature del bomber livornese con la maglia del Cagliari sono state, nell’ordine: Bari-Cagliari al 94’, Cagliari Frosinone le cui marcature sono avvenute al ’94 e al ’96 e, ultima ma non per importanza, quella di ieri al 98’. E a queste potremmo includere le meno appariscenti reti segnate, sempre in Sardegna, in ambedue le sfide contro il Benevento nel campionato 2017-2018 al 91’ e al 94’. Il bomber ex Sassuolo e Genoa si conferma sempre più specialista degli extra-time, ritrovando il killer instinct dentro l’area di rigore che l’aveva contraddistinto prima dei due infortuni. Gol sempre decisivi, merito anche della gestione oculata di Claudio Ranieri che, comprendendo la limitata autonomia, visti gli acciacchi e l’età anagrafica, gli ha permesso di concentrare le energie nei momenti di maggior arrembaggio e pressione, ottenendo gli ottimi risultati a cui stiamo assistendo. E se tale trend si confermasse, non sarebbe vilipendio il pensiero di aggiornare il vocabolario calcistico, sostituendo l’ex juventino con il bomber cagliaritano.


Il coraggio di rischiare


Solitamente Sir Claudio ha abituato a cambi molto più equilibrati, e raramente si è prestato ad un approccio spericolato se non per situazioni più concitate come nella serata di Bari in cui il risultato era d’obbligo. Ieri, il Thinker Man non ci ha pensato due volte a gettare in campo tutto l’arsenale a disposizione per sbloccare una partita che rappresentava, nei fatti, un vero e proprio crocevia della stagione. Nei minuti di recupero contro la squadra di Dionisi, i sardi vedevano contemporaneamente Lapadula, Pavoletti, Shomudorov, Mancosu, Luvumbo e Petagna. E sono stati, nuovamente, i cambi a determinare la sfida, con due assist ed un gol arrivati dalla panchina. Nonostante l’impostazione e la formazione iniziale abbiano dimostrato evidenti lacune, nuovamente l’ex Leicester ha scelto dalla propria mano le carte giuste per ottenere la vittoria. Stavolta assumendo qualche rischio in più: un’audacia che la fiducia ha deciso di premiare.

Prossimo appuntamento dei rossoblù è la trasferta di Napoli, match sulla carta quasi proibitivo che, nel caso di risultato positivo, potrebbe portare ad un piccolo ma fondamentale allungo sulle concorrenti e permettere di guadagnare ossigeno in una zona salvezza particolarmente affollata la cui corsa appare, più che mai, combattuta e ostica.


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