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  • Davide Casula e Francesco Podda

F1 | L'ultimo giro di Sebastian Vettel


Sebastian Vettel al termine del Gp di Abu Dhabi (Foto Formula 1, profilo Facebook)


Con il GP di Abu Dhabi è andata in archivio la stagione 2022 di Formula 1. La gara ha visto trionfare ancora una volta Max Verstappen davanti alla Ferrari di Charles Leclerc, piazzatosi secondo nella classifica generale del Mondiale, con Sergio Perez a completare il podio. Un’edizione che verrà ricordata non solo per il bis mondiale del pilota olandese ma anche per il ritiro di uno dei più grandi piloti degli ultimi anni: Sebastian Vettel.


La carriera


Una rapida ascesa quella del tedesco, partita dai kart fino alle battaglie nelle formule minori per poi approdare nella massima categoria a partire dal 2006, come terzo pilota della BMW Sauber. Vettel debuttò nel 2007 in occasione del GP degli USA, sostituendo il compagno di squadra polacco Kubica bloccato da un incidente. Il tedesco riuscì a piazzarsi nella top 10 stabilendo allora il record di pilota più giovane ad andare a punti.

Il passaggio successivo alla Toro Rosso segnerà notevolmente la carriera del tedesco, con il ricordo indelebile legato al team di Faenza dell’impresa del GP di Monza del 2008. Conquistata a sorpresa la pole position al sabato, in una domenica caratterizzata dalla forte pioggia Vettel diede prova del suo spiccato talento chiudendo la gara con un’incredibile vittoria. Probabilmente è in quella domenica che è nata la leggenda di Sebastian Vettel, in grado di stabilire il record di più giovane pilota a vincere un gran premio all’età di 21 anni 2 mesi e 12 giorni, infranto successivamente da Verstappen nel 2016.

Nel 2009, Vettel approda alla casa madre Red Bull creando uno dei binomi più vincenti della Formula 1 conquistando 4 titoli mondiali consecutivi dal 2010 al 2013, segnando di fatto un’era della F1. Il pilota tedesco grazie al proprio talento e all’ottima monoposto costruita dalla casa austriaca negli anni è apparso quasi imbattibile, tanto da meritarsi la chiamata dal team più prestigioso dell’intero Circus: la Ferrari.

Il quinquennio in rosso, dal 2015 al 2020, è stato agrodolce e ricco di passione. Un legame forte quello del tedesco con gli uomini del Cavallino ed i suoi tifosi. Una storia in cui il ricordo più bello di Vettel è la vittoria a Silverstone nel 2018, celebre per il team radio “Qui a casa loro” con una Ferrari che appariva sempre più lanciata verso la vittoria del titolo mondiale. Un’illusione e forse la delusione più grande per Vettel quella del 2018, con l’incidente in Germania che portò nelle gare seguenti ad un crollo della rossa, spalancando di fatto le porte alla rimonta della Mercedes di Lewis Hamilton poi diventato campione del mondo.


Il Gp tedesco è forse l’episodio spartiacque della carriera di Seb, forse mai ripresosi dallo shock del 2018 e affranto per la perdita di un titolo che sembrava cosa certa.. Il 2019 è stato un anno complicato, unica gioia e anche ultima vittoria in carriera quella nel GP di Singapore. Salutata la Ferrari nel 2020 dopo un anno durissimo, Vettel ha optato è approdato in Aston Martin. Anche i due anni nella nuova scuderia però, come dichiarato dal pilota stesso, sono stati una delusione dal punto di vista sportivo e con ogni probabilità hanno parzialmente influenzato la scelta del ritiro dalle corse a soli 35 anni.


Il personaggio


La Formula 1 con il ritiro di Sebastian Vettel non perde solo uno dei migliori piloti della storia ma anche un grande uomo dentro e fuori la pista, sempre disponibile con gli uomini dei box, con gli addetti ai lavori e gli stessi piloti. Amato dai tifosi sia nella buona che nella cattiva sorte, con i suoi sorpassi è stato capace di tenere incollati alla tv gli spettatori, si pensi al sorpasso incredibile su Bottas nel GP di Spagna del 2017, un vero e proprio capolavoro.

L’umiltà ha contraddistinto gli anni di Vettel nel paddock, più volte nei post gara ha aiutato i propri meccanici a smontare le componenti delle monoposto, fermandosi a chiacchierare con loro come uno qualunque. Ma a rendere diverso Sebastian Vettel è stato il suo impegno nel sociale, testimoniato anche dalle sue ultime parole da pilota di F1. (d.c.)


Il commento


Alle 18:30 della sua ultima domenica da pilota, Sebastian Vettel ha avviato un video in diretta su Instagram nel quale ha mandato un importante messaggio sociale ma anche personale. “Dai 20 ai 25 anni la mia vita è stata molto concentrata sulle corse, poi a 26 anni ho deciso di attuare un grande cambiamento nella mia vita: sposarmi ed avere dei figli”. Rimarca il concetto il pilota di Heppenheim: “Tanto è cambiato quando ho avuto tra le braccia il mio primo figlio”, ammettendo forse che questo evento ha radicalmente cambiato la sua visione del mondo, in particolare verso il futuro che ci aspetta dato il cambiamento climatico in atto. “Nel marzo 2020 quando ci siamo recati in Australia per il Gran Premio inaugurale della stagione, gran parte delle foreste australiane bruciavano. Quando ci siamo recati nuovamente quest’anno sempre per il Gran Premio, l’Australia era colpita da altri eventi calamitosi di natura alluvionale. Quando ero più giovane non percepivo questo aspetto, nonostante se ne parlasse già. Adesso stiamo iniziando a fare i conti con conseguenze decisamente più drastiche di questo cambiamento, motivazione per la quale non possiamo più aspettare”. Parla della propria posizione di personaggio famoso e da tale della possibilità di ispirare le persone sulla base della propria posizione. “Tutti possiamo fare qualcosa per cambiare i nostri comportamenti, ma noi piloti abbiamo un ruolo importante. Personalmente ho deciso di non viaggiare più su jet privati, e ho parlato con diversi miei colleghi per sensibilizzare sull’argomento del climate change”. E conclude: “Io non sono nessuno per dire come ci si deve comportare, vorrei solo mandare il messaggio che tante piccole azioni possono fare la differenza”.


Un messaggio forte di un grande pilota che dimostra prima di tutto di essere una grandissima persona, con grande lungimiranza nei confronti del futuro. Una lungimiranza tale da portarlo a decidere di smettere perché come recita il suo nuovo motto: “There is still a race to win”. E se probabilmente non lo vedremo più in pista, altrettanto probabilmente lo vedremo impegnato nel sociale: forse anche per questo Vettel ha deciso di aprire un account social, cosa che in passato non aveva mai fatto. Insomma, un pilota che chiude un capitolo e che ne apre un altro, ma che più di tutti sta dimostrando di essere prima un uomo con a cuore il futuro dell’umanità. Archiviare una carriera per dedicarsi totalmente all’impegno sociale non è sicuramente cosa comune. There’s still a race to win: c’è ancora una corsa da vincere. E tutti i tuoi veri tifosi la correranno assieme a te. (f.p)


Danke Seb.

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